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La verità sul disavanzo dei 68 milioni del Comune di Giugliano, parla Gerardo D’Alterio

Nell’ultima settimana, molte sono state le interpretazioni riguardo il Comune di Giugliano che ha visto come protagonista un disavanzo di 68 milioni di euro.

A far partire la notizia poco corretta, l’ex consigliere comunale Nicola Palma ed il candidato a sindaco Nicola Pirozzi. I due cavalcando l’onda della poca conoscenza in termini contabili dei cittadini, hanno fatto passare quello che è tecnicamente chiamato “disavanzo” come un maxi debito che avrebbe portato la città di Giugliano al dissesto finanziario.

Il candidato Pirozzi dovrebbe conoscere bene la differenza tra i due termini nella scrittura contabile ma cosa non si fa per ottenere visibilità durante la campagna elettorale per mettere in cattiva luce l’avversario politico già sindaco Antonio Poziello.

La verità dell’ex dirigente della Ragioneria Gerardo D’Alterio

La notizia del maxi debito ha portato la città a polemizzare e a cercare risposte chiare, risposte prontamente giunte dall’ex dirigente della Ragioneria Gerardo D’Alterio che ha gestito il Bilancio consuntivo del 2019, anno in causa. Il dott. D’Alterio, con un linguaggio tecnico e professionale ha chiarito la faccenda placando la disputa.

“E’ giusto porre la giusta attenzione alla problematica” – ha continuato – “Abbiamo traghettato il Comune dai dissesti, quando i comuni limitrofi e quelli in tutta Italia, erano in continuo dissesto. Il bilancio consuntivo del 2019 presenta un risultato di gestione positivo di 105 milioni di euro. Il problema dev’essere collegato al 2018 e su questo bisogna fare chiarezza. […] Nel 2018, seguendo i principi contabili previsti dalla normativa vigente, è stato applicato il metodo semplificato che determinò un avanzo di amministrazione. Una quota di questo avanzo circa 14-15 milioni di euro fu destinata al pagamento dei debiti fuori bilancio” chiarisce Gerardo D’Alterio.

“Nell’anno 2019 non c’era più la possibilità di calcolare secondo il metodo semplificato ma secondo quello ordinario. […] La grossa massa di residui attivi ha determinato questo grosso fondo di credito nella misura di 140-150 milioni di euro, il che ha assorbito l’avanzo dell’anno 2019 e si è andato in disavanzo. Il legislatore si è posto questo problema ed è intervenuto con un decreto-legge del 30 dicembre 2019, precisamente il 162 all’art. 39 convertito poi in legge n. 20 del 2020 dove ha fatto si che i comuni che evidenziavano questo disavanzo, per effetto dell’applicazione di questo fondo credito di dubbia esigibilità con il sistema ordinario, avevano la possibilità di risanare il disavanzo in 15 anni sui bilanci degli enti locali.”

Il nocciolo del problema per il Dott. Gerardo D’Alterio è da ricondurre alla riscossione.

“Se i cittadini di Giugliano riescono a capire che per avere i servizi devono pagare, allora ci rendiamo conto che dal disavanzo passiamo in avanzo”.

In altre parole, i milioni del disavanzo erano stati preventivati come incasso da comune, soldi che dovevano rientrare dalle riscossioni dell’acqua, delle infrazioni stradali e dalla Tassa sui rifiuti e che non sono stati incassati. Ogni anno, il Comune ci rimette più del 50% in termini di cassa sul costo del Trasporto dei Rifiuti. Dunque, adesso sarà possibile, risanare il disavanzo distribuendo in 15 anni i 68 milioni di disavanzo.

L’ex dirigente della Ragioneria, inoltre, ha dichiarato: “Tenete presente che in questo disavanzo di 68 milioni ci sono 14 milioni e mezzo di debiti fuori bilancio che si abbattono sul Comune di Giugliano. Le criticità del bilancio sono due: la riscossione lenta ed i debiti fuori bilancio.”

D’Alterio serenamente afferma di aver fatto il possibile negli anni precedenti insieme all’amministrazione Poziello per evitare il dissesto e garantire i sevizi essenziali.

Il comune avrebbe le casse in attivo se non fosse per i circa 150 milioni che deve accantonare in un fondo a garanzia della mancata riscossione. Inoltre nel tempo si sono accumulati crediti quasi impossibili da riscuotere ma che allo stesso tempo non possono essere stornati. Questo comporta che il fondo a garanzia non puó essere ridotto. Sicuramente la futura amministrazione dovrà prestare la giusta attenzione alla problematica per il bene della città di Giugliano.