Cultura

La Cappella di Sant’Andrea Apostolo a Giugliano

cappella

La “Pianta Topografica” dell’abitato di Giugliano, realizzata dall’Architetto Giovanni Sarnelli nel 1869 (la data è riportata sulla Pianta), riporta chiaramente che essa era situata lungo il Corso Campano, quasi all’incrocio con via Mariantonia Chianese, denominata allora “strada di Sant’Andrea” (praticamente è il vicoletto a fianco alla Scuola Media Giovan Battista Basile), come si rileva già nel censimento del 1753.

Il Sacerdote Don Fabio Sebastiano Santoro, nel suo libro “Scola di Canto Fermo” del 1715, afferma, che prima del 1673 (anno in cui fu terminata l’attuale Chiesa di San Giovanni Evangelista), il Santissimo Sacramento ed i Sacramentali, dell’allora Chiesa di San Giovanni Evangelista (l’attuale Chiesa della Madonna delle Grazie), furono ospitati per un breve periodo anche nella Cappella di Sant’Andrea. Accanto alla Cappella, il Santoro, afferma che vi era il fabbricato di un Ospedale esclusivo della numerosa famiglia Taglialatela (una sorta di Clinica privata).

Lo storico Reverendo Don Agostino Basile, nel suo libro del 1800 “Memorie Istoriche della Terra di Giugliano”, afferma anch’egli, come il Santoro, che detta Cappella era di “jus patronato” della famiglia Taglialatela, e che dalla lettura di un processo della Curia Vescovile di Aversa del 1430, l’allora Vescovo Giacomo Caraffa della Spina, attestava che nel 1390 la Signora Soverchia Taglialatela, nel suo testamento volle che con le rendite di alcuni suoi beni donati, fosse eretta una Cappella in onore di San Luca. Quindi il suo più prossimo consanguineo, il Signor Giannotto Taglialatela, si recò alla Curia di Aversa, adducendo che non si potesse realizzare la Cappella di San Luca con i beni della Signora Soverchia, e chiedendo nel contempo che essi fossero utilizzati per il restauro della Chiesa di Sant’Andrea, eretta degli antenati della Signora Soverchia. La Curia, non fece altro che avvallare le ragioni del Signor Giannotto. Anche il Basile, riprende la storia dell’Ospedale, riservato ai soli Signori Taglialatela, già esposta dal Santoro, arrivando però a presumere che esso fu dismesso poiché era sempre vuoto, ragion per cui quei pochi letti che vi erano, furono trasferiti nell’Ospedale di Piazza Annunziata. Il Basile, infine, afferma che nel 1796 il Reverendo Don Michele Taglialatela, Cappellano della Cappella di Sant’Andrea, la restaurò (da notare che egli nel 1795 restaurò anche la Cappella di Santa Maria Maddalena al Corso Campano, di cui anche era Cappellano), e ricorda che nella medesima Cappella vi era una lapide sepolcrale con l’effigie di un certo Don Matteo Taglialatela, morto nel 1604, che era stato anch’egli Cappellano sia di questa, che della Chiesa di Santa Maria Maddalena.

La Cappella di Sant’Andrea, fu chiusa al culto alla morte della Signora Mariantonia Chianese, una benefattrice, morta nel 1898, in onore della quale venne denominata l’adiacente strada, poichè la Cappella stessa rimase senza rendita alcuna. La Signora Chianese, faceva celebrare nella Cappella la S. Messa sia la Domenica, che nei giorni festivi. Alla sua morte la Signora Chianese donò alla Congrega di Carità 90 moggia di terreno e tre palazzi, affinchè sorgesse nell’omonimo vicolo un Ospedale, intitolato a Maria delle Grazie o alla Madonna di Pompei. Tale istituto, venne poi trasformato in un orfanotrofio maschile. Attualmente vi è situata la Scuola Media Basile. Successivamente la Cappella venne distrutta e ricostruita, per venir poi prima occupata dagli sfollati e poi dalla sede della Democrazia Cristiana. Attualmente vi è allocato un esercizio commerciale di apparecchi acustici.

(bibliografia: “Scola di Canto Fermo” di Fabio Sebastiano Santoro, “Memorie Istoriche della Terra di Giugliano“ di Agostino Basile, “Una Guida per Giugliano” di Emanuele Coppola).

Giuglianesi Orgogliosi