Italia

Covid. Nuovo decreto, le misure in vigore da oggi dai ristoranti alle palestre

Con la diretta di ieri sera 18 ottobre, il presidente Conte ha presentato il nuovo Dpcm per contenere il Covid 19. Le ultime misure prevedono ancora una volta una stretta alla movida, con un massimo di 6 persone per tavolo. Il nuovo decreto in vigore da oggi avrà scadenza al 13 novembre.

Ultimatum per palestre e piscine, teatro e cinema restano accessibili. Invariata l’occupazione dei trasporti con l’appello ad evitare sovraffollamenti. Apertura alla didattica in presenza con ingressi scaglionati, doppi turni quindi pomeridiane per le scuole superiori con ingresso non prima delle 9: questa disposizione varrà da mercoledì 21 ottobre.

Responsabilità dei sindaci per il “coprifuoco” fino alle 21

“Sarebbe un coprifuoco scaricato sulle nostre spalle. L’esecutivo si assuma le sue responsabilità” afferma Conte. Il governo, dunque, decide di affidare ai sindaci il potere di chiudere le strade e le piazza a partire dalle 21. I divieti e gli obblighi dello scorso Dpcm sono confermati, ovvero mascherina obbligatoria all’aperto e al chiuso tranne in caso di isolamento.

La strategia non è e non può essere la stessa della primavera“, assicura il premier Giuseppe Conte, che avverte: “il governo c’è ma ciascuno deve fare la sua parte”.

Con il nuovo decreto, si è accolta la richiesta delle Regioni di lasciare aperti i ristoranti mentre a palestre e piscine viene concesso un ultimatum di una settimana, se queste non avranno adeguati impianti ai protocolli, avverrà la chiusura generalizzata.

Limitati sport, nessuna novità per i trasporti

Limiti per gli sport di contatto a livello amatoriale, come calcetto e basket. Divieto assoluto per associazioni sportive e scuole per bambini e ragazzi. Mentre il calcio dilettantistico resta attivo fino alla prima categoria.

Per i trasporti pubblici nessuna novità. Confermata la capienza all’80% nei mezzi con l’adozione di misure di sicurezza e maggiore controllo su banchine per agevolare i flussi. “Aerei, navi, bus, treni a lunga e corta percorrenza hanno contribuito con lo 0,1% al contagio”, chiarisce il ministro ai Trasporti, Paola De Micheli, che – oltre ai 1.600 bus turistici in circolazione – si dice “disponibile a potenziare il sistema”.

L’unica soluzione sostenuta a livello nazionale e locale è quella di portare la quota di persone in smartworking dal 50 al 75%. Sospese sagre e fiere mentre restano consentite le manifestazioni di carattere nazionale ed internazionale.

Boccia: “Evoluzione continua, interverremo in tempo reale ogni volta”

Dal momento che il virus avanza, le misure potrebbero essere presto scavalcate da altri decreti. Il ministro Boccia spiega che “ci sono evoluzioni continue, consideriamo questa modalità di confronto tra noi una convocazione permanente e interverremo in tempo reale ogni volta in cui sarà necessario e se dovessero emergere criticità”.