Cultura

Cappella dei Santi Filippo e Giacomo a Giugliano conosciuta come Cappella dei Morti

cappella oasi

Questa Cappella è ubicata tangenzialmente a via Oasi Sacro Cuore e rientra nella giurisdizione ecclesiastica della Parrocchia di San Nicola di Bari. Comunemente essa è denominata Cappella dei Morti, poiché nel 1656, presumibilmente nelle sue adiacenze o addirittura sotto di essa, fu costruito un piccolo Cimitero per 30 persone morte di peste (1). Via Oasi Sacro Cuore, era prima denominata via Cappella dei Morti; l’attuale denominazione si è imposta dagli anni ’70, a seguito dei lavori di restauro effettuati alla Cappella da Don Francesco Saverio Russo negli anni ‘60, per potervi celebrare settimanalmente la Santa Messa per devozione al Sacro Cuore di Gesù, ragion per cui fece apporre sulla facciata ovest, prospiciente l’omonima strada, la scritta in ferro OASI SACRO CUORE, che possiamo attualmente ancora ammirare.

Secondo quanto riportato da Agostino Basile, la peste che colpì in modo cruento sia la città di Napoli, che altri paesi contermini a Giugliano, quali Melito e Panicocoli (Villaricca), risparmiò Giugliano, probabilmente per la presenza di aria ventilata; infatti a Giugliano si ebbero in quell’anno solo 200 morti di peste, anche per l’intercessione dei tanti protettori (2), cioè dei vari Santi venerati nelle Chiese cittadine, in controtendenza di quando invece avvenne altrove. Il giorno più fatale per Giugliano, fu il 25 luglio 1656, in cui morirono 14 persone; tutti coloro che morirono in questo periodo, vennero seppelliti, o nel luogo anzidetto, oppure in due piccoli Cimiteri, realizzati, uno vicino al Campanile della Chiesa dell’Annunziata, con accanto una Cappella eretta nel 1641 (Sebastiano Fabio Santoro pag. 93), ed un altro nelle adiacenze della Chiesa di San Nicola, per volere dell’allora Parroco Don Francesco Pragliola, destinato, quest’ultimo ai fedeli di detta Chiesa (3). In questo frangente, così tragico per Giugliano, anche quattro Sacerdoti morirono, poiché confessavano gli ammalati (4).

Successivamente, affinché le anime dei defunti potessero avere maggiore conforto, con la collaborazione delle offerte dei fedeli, si realizzò in loco una Cappella, in cui si celebrò Messa per la prima volta il primo maggio 1677 (5). Nel 1800, la Cappella era curata da un eremita, e nei giorni festivi vi si celebrava la Santa Messa, in suffragio delle anime del Purgatorio, per gli abitanti delle case coloniche circostanti (6).

Vogliamo ricordare, anche la presenza a Giugliano di un’altra Chiesetta, dedicata a San Gennaro, posta tra la Chiesa di San Nicola, e quella di San Giovanni a Campo, ma non più esistente, già nel 1800, allorquando solo il luogo ne ricordava il nome (7).

Nella cartografia storica di cui disponiamo, ed in particolar modo nella carta topografica realizzata dal Regio Geografo Giovanni Antonio Rizzi-Zannoni nel 1793, la Cappella è riportata quale “Cappella dei Morti”. Tale denominazione la si ritrova anche nella carta topografica effettuata per ordine di Sua Maestà Ferdinando I, Re del Regno delle Due Sicilie, e realizzata dagli Ufficiali dello Stato Maggiore e dagli Ingegneri Topografi negli anni 1817-1819, in cui si evidenzia maggiormente ciò che possiamo osservare anche sulla pianta Rizzi-Zannoni, ovvero che la Cappella sorgeva al bivio di una strada, denominata “Vallone dé Morticelli” (nome chiaramente allusivo alla Cappella), che si collegava alla via Appia. Attualmente, tale strada la si
ritrova solo in parte.

Negli anni ’50 venne inaugurata la nuova statua del Sacro Cuore di Gesù, donata dal Cav. Di Fiore e dall’Avv. Russo che fu posta alle spalle dell’altare maggiore, che all’epoca era un semplice banchetto di legno addossato alla parete di fondo, poiché il ministrante celebrava le funzioni liturgiche dando le spalle all’assemblea; prima che essa avesse tale collocazione, al suo posto vi era un dipinto raffigurante il Sacro Cuore di Gesù. Tale statua successivamente si presume che sia stata trafugata, e sostituita da un’altra, risalente all’inizio del ‘900 che precedentemente era presente, probabilmente nell’Istituto dei Fratelli Maristi del Corso Campano, prima che nel 1971 essi si trasferissero nel nuovo edificio di via Fratelli Maristi.
Il dislivello della Cappella rispetto a via Oasi Sacro Cuore, è di circa un metro; ma negli anni ’60 era di circa 50 centimetri, come si vede nella foto storica, che si riferisce appunto a quel periodo. Però da informazioni raccolte da alcune persone anziane, negli anni precedenti esso era ancora minore, e probabilmente la Cappella quando venne realizzata era praticamente alla stessa quota ella strada, che era un viottolo sterrato di campagna. Quota che è andata aumentando nei vari rifacimenti della strada. La Cappella aveva un’architettura molto semplice; si accedeva tramite un vialetto sterrato, e l’accesso principale, posto alla destra dell’ingresso, era contrassegnato da due colonne.

Un grosso arco a tutto sesto, tuttora presente, ne caratterizzava l’ingresso, dotato di un cancello di ferro, a cui nel 2005 è stato aggiunto un portoncino in ferro e vetro; la facciata principale era poi contraddistinta solo da una finestra rettangolare, incorniciata da un riquadro di intonaco, in quale incorniciava in egual maniera, anche l’intera facciata della Cappella. Il tetto era piano, ed alla sommità della facciata, sulla destra, era posto un particolare campanile con la copertura a due spioventi, come lo si può ammirare in altre Chiesette di Giugliano. La Cappella, con pianta rettangolare, presentava la prima metà del corpo di fabbrica più alta rispetto alla seconda metà, per la presenza di un piano superiore, mentre il piano terra era adibito, come lo è ancora attualmente, ad atrio, sulla destra del quale vi è una stretta scala in muratura che conduce al piano superiore. La seconda parte del corpo di fabbrica, sopraelevata di un gradino rispetto alla prima parte, e divisa da essa da un arco a tutto sesto, è sormontata da una volta a botte ed è adibita a Cappella; inoltre, sulle due facciate laterali erano posti dei contrafforti di sostegno alle pareti, tuttora presenti. Negli anni ’80 la Cappella ha subito una pesante ristrutturazione, documentata in foto, per cui si è avuta la trasformazione della finestra rettangolare posta sopra l’ingresso, in una finestra bifora, la realizzazione di una trifora al piano superiore, dove fu realizzato un timpano triangolare e la realizzazione del primo piano nella parte retrostante la Cappella, in cui fu ricavato un piccolo appartamento, che avrebbe dovuto essere utilizzato dai ragazzi che frequentavano la parrocchia di San Nicola. Nel 2005 sono avvenuti nuovi lavori di ristrutturazione, che fanno portato alla realizzazione del tetto di copertura a due falde con capriate di legno lamellare e tegole in cotto, all’apertura di nuove finestre sulle facciate laterali, alla costruzione dell’ingresso anche su via Oasi Sacro Cuore, dove è stato aperto un vano di accesso nel muretto di confine, ed alla sistemazione dell’area antistante la Cappella, compresa la sua pavimentazione con quadroni di cemento. Altresì le colonne poste sull’accesso posto a destra dell’ingresso, sono state ridotte di dimensione, ed è stata abolita la copertura che le collegava; adesso esse sono sormontate da due statuette. Internamente la Cappella è dominata da una statua del Sacro Cuore di Gesù, posta in una nicchia ricavata nella parete di fondo, ai lati della quale vi sono una teca con degli ex-voto ed un quadro raffigurante la Sacra Famiglia; innanzi ad essi vi è l’altare in marmo posto su un gradino realizzato anch’esso negli anni ’80 per interessamento di Don Francesco Saverio Russo. Il pavimento è in graniglia (impasto di cemento e di frammenti di marmo); ai due lati della Cappella sono disposti i banchi di legno, mentre al centro del pavimento vi è una botola in marmo da cui si accedeva alla cripta sottostante, dove venivano seppellite le salme fino alla realizzazione del Cimitero di Giugliano, avvenuta negli anni 1840-1841 (8); la cripta però sembra sia stata riempita di materiale di risulta e cemento, dopo che negli anni ’70 un’alluvione allagò interamente la Cappella. Sulla lapide marmorea che funge da botola, risalente al 1747, vi sono incisi i nomi di Giovan Battista Borzacchelli, Francesco Coglinise Canneloro Basile, che vennero ivi sepolti.

Attualmente viene celebrata la Santa Messa tutti i sabato pomeriggio, dal Parroco della chiesa di San Nicola, oppure dal vicario parrocchiale.
Dal 1977 il signor Saverio Moderno, agente di Polizia Municipale in pensione, abitando poco distante dalla Cappella, se ne occupa, gratuitamente, della manutenzione, in collaborazione con gli altri fedeli e devoti del Sacro Cuore di Gesù che partecipano alle funzioni religiose, di concerto con il Parroco di San Nicola.

La Cappella è di proprietà della Curia di Aversa (più precisamente, dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero di Aversa), mentre invece non è chiaro di chi sia la proprietà del terreno circostante, in quanto è in corso un contenzioso tra la Curia Diocesana di Aversa, ed alcuni privati. Mons. Angelo Spinillo, Vescovo della Diocesi di Aversa, il 6 novembre 2018, ha eretto una nuova parrocchia nel nostro territorio di Giugliano, dedicata al Sacro Cuore di Gesù, ubicata in via Oasi Sacro Cuore; pertanto verrà realizzata una nuova chiesa nel terreno limitrofo la Cappella che provvisoriamente, fino alla costruzione della nuova chiesa, fungerà da parrocchia. Il 21 gennaio 2019 è stata ivi celebrata la prima Santa Messa nella Cappella, adibita a nuova parrocchia, dal nuovo Parroco, il giuglianese Don Vincenzo Marfisa.

Note:
(1) Cfr. Agostino Basile, Memorie istoriche della Terra di Giugliano, Stamperia Simoniana, Napoli, 1800, pag. 327.
(2) Cfr. Ivi, pagg. 327 e 328.
(3) Cfr. Ivi, pag. 329.
(4) Cfr. Ibidem.
(5) Cfr. Ivi, pag. 327.
(6) Cfr. Ibidem.
(7) Cfr. Ivi, pag. 330.
(8) Cfr. Francesco Riccitiello, Giugliano in Campania – Radici storiche di cultura e civiltà, Ed. Centro Studi A. Taglialatela, Giugliano, 1983, pag. 97.
Giugliano in Campania, lì 06.11.2017

Architetto Francesco Taglialatela Scafati

Giuglianesi orgogliosi