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La storia di Domenico Di Domenico: geometra attivista candidato al consiglio comunale

Domenico Di Domenico si candida al Consiglio comunale nella lista Giugliano Unita a sostegno del candidato sindaco Antonio Poziello.  A motivare la sua scesa in campo per la prossima tornata elettorale è il desiderio di essere partecipe di un cambiamento e di un miglioramento della città di Giugliano.

La storia di Domenico Di Domenico

Domenico è un geometra giuglianese 48enne di umili origini. Già da piccolo, dopo la scuola andava in campagnia per aiutare i genitori nel lavoro di contadini. Da questa esperienza di vita nasce la sensibilità e l’amore per la terra e per la tutela ambientale.

“Da piccolo, dopo lo studio andavo in campagna ad aiutare i miei genitori nel lavoro. Un giorno vidi che toglievano alberi da frutta per depositare spazzatura. In quel momento mi sentii come se stessi assistendo ad un omicidio. Allora decisi di impegnarmi, attivandomi sul territorio”

Domenico Di Domenico oltre che tecnico professionista, è un attivista impegnato da anni sul territorio giuglianese partecipando a numerose manifestazioni.

“Nel 2010, durante l’emergenza dei rifiuti urbani nella città di Napoli non fu mantenuta la promessa della chiusura di Taverna del Re. Insieme ad altri attivisti iniziammo a protestare per fermare questo scarico libero. Ovviamente non potevamo fare una guerra ma cercavamo di ostacolare i camion e rallentare lo sversamento. Un giorno durante quest’attività, fui aggredito da un poliziotto, il quale con una testata mi ruppe il setto nasale. La notizia fu riportata dai telegiornali con dei video a testimoniare l’accaduto, tanto da avere un rimbalzo nazionale.”

Qualcosa inizia a cambiare

“Il giorno successivo, non so quale fu la causa ma fu lo sversamento fu bloccato. Precedentemente a sostenere questa causa eravamo in 200-300 persone mentre il giorno dopo che arrivò la notizia della mia aggressione sul sito scesero a protestate quasi 4 mila persone, raggiungendo il risultato della chiusura di Taverna del Re.

Di Domenico insieme ad altri gruppi, ha portato all’attenzione dei media nazionali la questione degli sversamenti abusivi e dell’inquinamento del suolo agricolo.

“Nel 2013 ci furono alcune ordinanze sindacali presenti per alcuni campi nei pressi dello STIR e Masseria del Pozzo, campi che risultavano interdetti perché le analisi del terreno risultavano contaminati ma che continuavano ad essere coltivati ed i frutti raccolti messi sul mercato. Ci fu la chiamata al programma televisivo delle Iene, grazie alla compianta Nadia Toffa riuscimmo ad accendere i riflettori sulla questione. Allora il Comune era commissariato. Nei giorni successivi alla nostra denuncia, i terreni furono sigillati ed evitammo che quei frutti contaminati finissero sulle tavole dei giuglianesi e di tutti i campani della zona.

Qualche settimana fa, grazie all’intervento del Presidente De Luca, con l’insistenza anche di Antonio Poziello, mentre facevo delle rilevazioni topografiche, ho notato 10-15 camion portare via le ecoballe. In tutti questi anni hanno accumulato tante di quelle ecoballe che ci vorrebbe il doppio degli anni per smaltirle ma questo è comunque un buon inizio.”

L’impegno personale di Domenico Di Domenico

“Essendo un tecnico ho l’indole di risolvere i problemi per questo motivo sono pronto a farmi partecipe della prossima amministrazione a sostegno di Antonio Poziello che ho trovato disponibile a risolvere realmente i problemi sul territorio e non come i sindaci precedenti che i problemi li hanno soltanto creati portando i rifiuti a Giugliano.

Ai cittadini oltre che il voto, voglio chiedere la fiducia di farmi proseguire il mio progetto di tutela dell’ambiente, da cittadino a consigliere per avere più voce all’interno dell’amministrazione per riuscire ad avere risultati rapidi e sicuri.”

Il sostegno al candidato a sindaco Poziello

“Nei miei 48 anni di vita, non ricordo mai di aver visto in pieno inverno un sindaco uscire insieme agli operatori ecologici per controllare sacchetto per sacchetto chi facesse la raccolta differenziata e chi invece no, questo l’ho visto in prima persona con Antonio Poziello.”