Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Combattenti curde
Il fuoco è come le montagne,
è libero come le sue fiamme.
Vivono lassù in grappoli esseri
della nebbia, lasciano lingue
di sangue sciolto sulla neve.
Portano la loro terra verso il sole,
giovani meteore, battendo
sentieri tra i rovi vinti.
E guardando le braci negli occhi
rovistano tra le scintille fino all’alba.
Ascoltano i versi dei fiori
spenti chiamare le loro
sorelle sul carro fiammante.
F. P.