Un disastro. Un provvedimento d’emergenza nazionale che a Giugliano però non è ancora arrivato a chi ne ha bisogno grazie alla gestione maldestra dell’amministrazione comunale. Oltre agli annunci dei vari incarichi, la nuova maggioranza ancora non aveva fatto nulla o quasi, eppure alla prima occasione si è dimostrata impacciata e impreparata.
I buoni spesa hanno rappresentato in tutta Italia una misura di solidarietà alimentare necessaria per garantire il “piatto a tavola” a tutti durante la pandemia, soprattutto per chi non ha accesso ad altre misure di sostegno. Eppure qui a Giugliano si è deciso di ampliare il bacino anche a chi già percepisce il reddito di cittadinanza e dare la possibilità di acquistare tanti beni (comprese le scarpe ortopediche) e non solo quelli alimentari.
Una decisione che, come era prevedibile, ha moltiplicato le richieste da parte degli utenti a dispetto però di fondi inferiori rispetto alla volta scorsa. Era chiaro che i soldi non sarebbero bastati per tutti e la conferma è arrivata inesorabile con i 3700 esclusi. Ecco allora che i vizi di forma diventano decisivi per escludere centinaia di persone, in particolare quelle sfortunate a cui nessun “dipendente comunale volenteroso” abbia sanato gli errori prima della pubblicazione degli elenchi. Si, avete letto bene, è successo anche questo! Infatti, se da un lato Pirozzi bollava le critiche come pretestuose e offensive, dall’altro il presidente del Consiglio comunale Adriano Castaldo, in un intervista a Teleclub, ha dichiarato che “in alcuni casi gli stessi dipendenti comunali hanno modificato le richieste, sanandole aggiungendo i dati mancanti”.
Un caos mai visto prima. Una situazione inverosimile che finirà a colpi di carte bollate tra beneficiari, ammessi non beneficiari ed esclusi che per avere quello che gli spetta dovranno ancora aspettare. Così mentre gli esclusi alla prima graduatoria si stanno affannando per presentare le integrazioni, gli ammessi si stanno organizzando per fare ricorso qualora venissero estromessi dal provvedimento in un secondo momento.
Ecco che la richiesta di annullamento del bando diventa cosa sensata e auspicabile e questo pomeriggio con un comunicato congiunto i consiglieri di opposizione hanno annunciato che sarà protocollata domani mattina:
COMUNICATO STAMPA – Giugliano: consiglieri di opposizione per il ritiro del bando “Buoni Spesa”.
I consiglieri comunali di minoranza A. Poziello, Sequino L., Sestile C., L. Poziello, Porcelli L., Iovinella F. e Conte P., hanno chiesto, attraverso una missiva inviata alla Segretaria Generale prot. 8199 del 21.01.2021, “l’annullamento in autotutela del bando concernente l’erogazione buoni spesa per i nuclei familiari in condizioni di bisogno a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid 19″.
Dopo il caos e le polemiche di questi giorni sui buoni spesa a seguito della pubblicazione della graduatoria dopo l’analisi delle 7536 domande arrivate, di cui 3518 accolte e 3524 escluse e tenuto conto delle gravissime affermazioni pronunciate dal Presidente del Consiglio, Adriano Castaldo, in data 18/01/2021 durante un’intervista trasmessa dal TG CLUB – Tele Club Italia, dal minuto 28:10 al 28.39:…omissis “Dove sono potuti intervenire gli uffici a sanare magari delle cose, sono state anche sanate perché è capitato pure che qualcuno, che ne so, nel nucleo familiare ha omesso di mettere un figlio, allora quando hanno fatto il riscontro con il software con il Comune ce l’hanno inserito loro, quindi queste…Però, il problema si è posto su alcune questioni che si ritenevano ovviamente in questo momento di difficile…”
Sottolineano i consiglieri di opposizione: “Visto che tra motivi di esclusione viene proprio sancito quello relativo al “Nucleo familiare dichiarato nella sezione dati informativi difforme dallo stato di famiglia”, considerato che le dichiarazioni del Presidente del Consiglio evidenziano una palese irregolarità e forte discriminazione adottata dall’Amministrazione nell’adozione dei criteri di ammissione ed esclusione delle istanze depositate a danno dei cittadini giuglianesi, chiediamo di annullare in autotutela il presente bando e di aprirne uno nuovo, questa volta, con la massima chiarezza e trasparenza possibile.”