Ambiente

Antonio Poziello: “Roghi, una guerra a prescindere dai ruoli”

In silenzio

E’ ricominciata la guerra dell’estate. Combattuta tra abbandoni di rifiuti ed incendi.
Per quasi cinque anni ho passato notti insonni e giornate convulse nel tentativo di spegnere la mia terra dei fuochi. A guidare un esercito di terracotta, fatto di “spazzini supereroi”, bobcats, camion e spazzatrici, di fototrappola e telecamere nascoste. Di corse contro il tempo, per evitare che ogni nuovo deposito di rifiuti divenisse un nuovo incendio. Rimuovendo senza sosta tonnellate e tonnellate di rifiuti. Giorno e notte.
Da Sindaco ho chiesto aiuto e preteso l’intervento di uno Stato lontano e distante. Di un Ministro dell’Ambiente che sulla retorica della terra dei fuochi aveva costruito la sua fortuna e che oggi è poco più di assente ingiustificato.
Il 5 settembre scorso con altri 20 Sindaci della terra dei Fuochi fummo ricevuti al Ministero dell’Ambiente per cercare delle soluzioni dopo l’ennesima estate infuocata. Le soluzioni non arrivarono, invece vennero le piogge e poi il Covid. E i roghi sono finiti in soffitta. Adesso si riparte con gli incendi. Come sempre.
Come ultimo atto del mio impegno da Sindaco, sulle sponde del lago Patria è da poco attiva la Centrale Operativa Regionale per il contrasto alla terra dei Fuochi: da qui vengono coordinate tutte le azioni per lo spegnimento degli incendi.
Ma non illudiamoci, la battaglia sarà dura anche quest’anno. Già ci sono le avvisaglie, i primi incendi. Ci toccherà prepararci a nuove notti insonni, alla puzza della plastica bruciata ed alle gole arse.
Questa volta toccherà ad altri guidare l’esercito di cartapesta, in ogni caso saremo pronti a dare una mano. Questa battaglia ci riguarda, a prescindere dal ruolo che ciascuno di noi riveste. Che ci sia il Sindaco o il Commissario.
La guerra è cominciata.